giovedì 10 luglio 2008

Novità su HP 6 e 7!

La Caverna, gli Inferi... ecco qualche nuova dichiarazione dei produttori e dello scenografo, sulle ambientazioni e gli effetti speciali di Harry Potter e il Principe Mezzosangue. E poi: prima foto del Mangiamorte Yaxley!

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Fonte: SnitchSeeker

E' disponibile oggi qualche nuovo brano dall'articolo di Movie Magic da cui erano tratte le citazioni relative a Harry Potter e il Principe Mezzosangue che vi abbiamo tradotto ieri. Anche stavolta si parla del sesto e del settimo film.

Il produttore David Barron, sul Principe Mezzosangue:
Una grossa sfida che abbiamo dovuto affrontare è l'inverno inglese: dovevamo girare molte scene in esterni, di notte... Ma dal punto di vista tecnico, ci sono cose come la caverna sotterranea alla fine del film, dove si recano Harry e Silente. La caverna ha posto molte difficoltà tecniche, perché è un altro set digitale. E' la scena più difficile dal punto di vista degli effetti speciali. Anche perché ci sono gli Inferi, che sono gli zombie del nostro mondo.

Cercare di inventarsi una creatura che non sia il solito zombie, e che non faccia pensare immediatamente a George A. Romero è difficile, perché appena pronunci le parole "morti viventi" ti vengono in mente i suoi film. Ovviamente, l'ultima cosa che volevamo fare era copiarlo. Quindi è stata una bella sfida: ma credo che siamo riusciti a inventarci qualcosa di speciale e spaventoso.
Lo scenografo, Stuart Craig:

Per il set della caverna abbiamo costruito un modellino in scala ridotta, un modello molto più grande, e una piccola parte di caverna ricostruita a grandezza naturale. Il resto è in digitale. Oggi i film si fanno così. I modellini vengono scansionati, e sulla base delle scansioni di quei modelli fisici e tridimensionali nasce la struttura su cui viene poi creato e renderizzato il set in CG. Il risultato dev'essere spettacolare, ma deve anche dare l'idea del soprannaturale. E' particolarmente difficile ricreare al computer le forme organiche e naturali, come le rocce. E per uno della mia generazione, è una sfida adeguarsi alla tecnologia del ventunesimo secolo.

Una parte importante del nostro lavoro è stata la ricerca preliminare. Abbiamo iniziato chiedendoci: cosa c'è di interessante in una caverna? Be', stalattiti e stalagmiti. E allora abbiamo esaminato fotografie di una bellissima caverna di quarzo in Messico. Ne abbiamo visitata una in Svizzera, e poi una vicino a Francoforte, in Germania. E' parte di un complesso minerario più vasto, in cui c'è molta salgemma. La salgemma è completamente trasparente, somiglia al vetro. Abbiamo scattato molte foto e ci siamo ispirati a quella caverna. Così siamo riusciti a creare un set fantastico, un mondo fantastico, ma anche con una certa credibilità geologica, cosa a cui tenevamo molto. Sì, è un mondo magico, ma è basato su una realtà riconoscibile. Abbiamo trattato la caverna come un'estensione dell'architettura.

Le parti che invece abbiamo costruito davvero sono l'isoletta, la barca e parte della riva da cui Harry e Silente salpano per arrivare all'isola. Ma tutto ciò è l'un per cento del totale che vedrete nel film.
Sui due film dei Doni della Morte; David Heyman:
Ciascuno dei due film dev'essere un'unità autonoma. Finora, ogni film è stato diverso dal precedente, quindi dovevamo fare lo stesso con i Doni della Morte parte 1 e 2. C'è la sfida di realizzare due film separati, ciascuno dei quali abbia una sua identità, ma di girarli insieme. Detto ciò, la cosa emozionante, quella che torna a nostro favore, è che abbiamo le idee molto chiare su come devono essere i due film e sui temi di fondo di ognuno dei due.
Barron:
E' cruciale che sia percepibile la differenza tra i due film, anche se non sarà mai possibile separarli del tutto, nel senso che la Prima parte è l'inizio della fine e la Seconda parte è la fine della fine. Eppure, da un punto di vista stilistico devono sembrare due film molto diversi. Se guardiamo ai panorami che probabilmente vedremo – dico "probabilmente" perché ancora non abbiamo la sceneggiatura, per via dello sciopero dei mesi scorsi – saranno diversi. Pensiamo alla prima parte del libro. Non arrivano a Hogwarts fino allo scioglimento finale della prima parte. Per certi versi, la prima parte del libro somiglia a un road movie. I ragazzi sono perseguitati e inseguiti e cercano di viaggiare nascondendosi nel mondo babbano, e a tener lontani i nemici c'è solo qualche incantesimo. Già questo è una grande differenza rispetto a qualsiasi cosa abbiamo visto finora.
Un'altra notizia fresca: l'attore Lord Johnpaul Castrianni, che qualche mese fa aveva dichiarato di essere nel cast di Harry Potter e il Principe Mezzosangue, ha aggiornato il suo sito, che ora riporta il nome del personaggio interpretato: il Mangiamorte Yaxley. Questo personaggio ritornerà con un ruolo più importante nel settimo film, ma non sappiamo se sarà ancora interpretato da Castrianni. Potete vedere qui sotto una sua foto.

harry potter


Harry Potter e il Principe Mezzosangue, per la regia di David Yates, esce il 21 novembre 2008.

Harry Potter e i Doni della Morte, sempre diretto da Yates e diviso in due film, uscirà tra il 2010 e il 2011.

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